Biografia

Massimo Poldelmengo nasce nel 1964 a Pordenone dove, in giovane età, inizia a frequentare l’ambiente artistico della città.

Nel 1985 si iscrive al corso di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e prosegue gli studi sotto la guida prima di Corrado Balest (Sospirolo di Belluno, 1923) e poi di Fabrizio Plessi (Reggio Emilia, 1940); nel 1988 Poldelmengo partecipa ad Arteveneto 73a Mostra collettivapresso la Galleria Bevilacqua La Masa di Venezia e vince una borsa di studio con l’opera Pietra blu, legno, ferro, marmo (1988), ora conservata nella Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro di Venezia. E’ solo l’inizio di una serie di partecipazioni alle esposizioni organizzate dall’istituzione veneziana, che impegnano Poldelmengo almeno fino al 1992. Nel 1989 Plessi lo conduce al diploma.

Durante l’ultimo anno accademico l’artista parte alla volta della Spagna, dove frequenta la Facoltà di Belle Arti di Madrid ed espone nella mostra collettiva Artisti italiani (1989).

Rientrato in Friuli, negli anni Novanta Poldelmengo avvia un proficuo rapporto di collaborazione con l’Associazione Culturale “la roggia” di Pordenone, che gli consente di spingersi oltre i confini nazionali (Madrid, Maribor, ad esempio). Dal 1992 al 2001 partecipa a numerose edizioni della rassegna d’arte contemporanea Hicetnunc, curata da Angelo Bertani a San Vito al Tagliamento.

In seguito alla mostra Nuove Contaminazioni, organizzata a Udine nel 1996 dalla Galleria d’Arte Moderna, opere di Poldelmengo entrano a far parte delle collezioni civiche udinesi e della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine.

Nel 1997 nasce il progetto Axiom, grazie alla collaborazione fra l’artista e Massimo De Mattia, musicista e compositore pordenonese; Axiom li impegna in suggestive performances, in cui musica e immagine si fondono, si abbracciano, diventando l’una la traduzione dell’altra.

Sin dalle prime esposizioni Poldelmengo viene apprezzato per la sua versatilità, alternando l’attività di scultore a quella di pittore e fotografo professionista. Spaziando dall’arte povera alla tecnologia, egli affronta con disinvoltura diversi materiali; intesse sottili dialoghi tra ferro, vetro, neon, foglia d’oro e pellicola impressionata – questi i materiali che ricorrono nelle sue opere – e lo spazio circostante, traducendo in materia idee simboliche. Si pensi alla serie di Scale, presentata nella mostra personale tenuta a Pordenone nel 2001 e curata da Angelo Bertani.

In virtù della sua capacità di rapportarsi con gli spazi architettonici, nel 2007 Poldelmengo viene chiamato ad affiancare l’architetto pordenonese Davide Raffin nella realizzazione del progetto per il complesso parrocchiale della chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Baragalla a Reggio Emilia, vincitore del concorso bandito dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) nel 2006. All’artista è affidata la realizzazione della vetrata, del portone d’ingresso, del fonte battesimale e della custodia eucaristica.

Nel 2009 Poldelmengo vince il Premio In Sesto. Scultura e installazione nello spazio urbano, in occasione della quarta edizione di Palinsesti, rassegna d’arte contemporanea, a San Vito al Tagliamento. Il concorso, si basava sulla commissione di un’opera destinata a permanere in un luogo storico della cittadina; Poldelmengo presentava il progetto, poi vincitore, di una scala a pioli fuoriuscente da un pozzo, da collocarsi presso la Corte del Castello.

L’anno successivo, nelle Gallerie del Progetto di Palazzo Valvason Morpurgo a Udine viene organizzata una mostra con i disegni e bozzetti relativi alla chiesa di Reggio Emilia.

Nel 2012 l’artista partecipa a Contemporanea/mente presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Pordenone “Armando Pizzinato”, la Galleria Regionale d’Arte Contemporanea “Luigi Spazzapan” di Gradisca d’Isonzo ed il Museo Revoltella di Trieste.

L’attività artistica di Poldelmengo è nota oltre i confini nazionali ed ha attirato l’attenzione di numerosi critici e studiosi; l’artista, infatti, ha esposto a Berlino, Madrid, Klagenfurt, Maribor ed altre città europee. Importanti istituzioni pubbliche conservano le sue opere; si ricordano la Regione Friuli Venezia Giulia, la Provincia di Pordenone, i Comuni di Zoppola (Pordenone) e Portogruaro (Venezia), il Teatro Verdi di Pordenone, la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro di Venezia, Casa Cavazzini Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Udine, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Armando Pizzinato” di Pordenone, le Fondazioni “Ado Furlan” di Spilimbergo e Concordia Sette di Pordenone e la Banca Popolare Friuladria.

Attualmente Poldelmengo vive e lavora a Villaorba di Basiliano (Udine)

Alice Collavin

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