Enrico Passero
A Udine, nel 1871, Enrico Passero apre la sua litografia in via Mercatovecchio, sfruttando abilmente la novità tecnica del procedimento di riproduzione su pietra calcarea, più economico rispetto alla tradizionale arte della stampa permettendo un alto numero di copie.
Disegnatore e imprenditore, si dedica all’arte della Réclame, favorito dall’incremento dell’industria e del commercio che anima il Friuli dopo l’Unità d’Italia.
Stampa biglietti da visita, etichette, cromolitografie artistiche, ritratti, carte geografiche e tanti manifesti, per l’opera, per il teatro, per manifestazioni e feste, ma anche per pubblicizzare prodotti che l’arte dei suoi disegnatori illustra e abbellisce, tra fregi floreali e stilizzazioni Liberty, per proporli al sempre crescente pubblico di consumatori, allargato a fine secolo in vari paesi europei fino in Sud America.
Giuseppe Chiesa
A Milano nel 1906 Enrico Passero scopre l’abilità tecnica di Giuseppe Chiesa, che grazie a un duro apprendistato e molti sacrifici, aveva acquistato un solido mestiere diventando esperto litografo, attivandosi anche come insegnante alla Scuola del Libro promossa
dall’Umanitaria e segnalandosi tra i fondatori, nel quartiere della Bovisa, della cooperativa di consumo, di una biblioteca popolare e di un circolo famigliare, come ricorda Chino Ermacora, che gli fu intimo amico, in un opuscolo commemorativo stampato in occasione della sua scomparsa, nel 1942.
Invitato da Passero, ormai in là con gli anni, a trasferirsi a Udine per aiutarlo nella sua litografia, insieme avviano a Monfalcone uno stabilimento per la stampa su latta, dal quale usciranno scatole, tabelle, insegne, conquistandosi una clientela come la Singer per
le cui macchine da cucire stamperanno la pubblicità in ben diciassette lingue. Nel 1911 Giuseppe, che fu anche editore e stampatore di riviste friulane come la “Panarie”, rileva l’attività e nascono le Arti Grafiche Passero-Chiesa con sede a Udine.
Isabella Reale
Associazione Culturale Venti d'arte 